Le storie delle donne sono senz’altro meravigliose, a maggior ragione se si tratta di veri e grandi progetti a loro beneficio e sostegno, e proprio così che è nata VILLA GAIA, una fondazione per aiutare le donne in difficoltà a causa di condizioni di emarginazione, povertà e discriminazione sociale, promuovendo e sostenendo progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento di tali barriere e la piena espressione di sè.
Fondazione GAIA, diretta dalla grande Isa Maggi, nasce per ricordare Gaia Santagostino, morta il 29 settembre 2008.
Gaia era una studentessa di Scienze Politiche all’Università di Pavia, lavorava allo Sportello Donna di Pavia e si occupava di donne in difficoltà, senza lavoro, con fragilità psico-sociali, con bambini.
Villa Gaia crea un legame forte con i territori, è un progetto concreto a supporto delle donne.
Bisogna allora parlare della inaccessibilità per le carrozzine che non possono entrare, perche’ il progettista e l’impresa hanno progettato e costruito una parte antistante contro le barriere architettoniche.
Il progetto è la ristrutturazione di una casa storica situata nel Comune di Rea, nell’Oltrepo Pavese l’Antica Dogana, ai fini della realizzazione di uno spazio di accoglienza con valenza nazionale e transnazionale, messa a disposizione della famiglia Santagostino. Il luogo della tradizione, l’antica Dogana diventa cantiere creativo del paesaggio ma anche nodo centrale di un reticolo di percorsi di sostenibilità sociale ed ambientale, cogliendo grazie a questi, rischi e opportunità di sviluppo culturale per l’intero territorio.
I luoghi pensati in questo progetto, sono spazi sociali, inusuali e costituiscono nell’insieme una sorta di ospitalità diffusa su tutto il territorio.
Ad un certo punto si scopre che una parte fondamentale, d’ingresso alla parte già attiva e contro le barriere architettoniche.
L’impresa e il progettista hanno sbagliato, però nel fidarsi di loro, la famiglia Santagostino ha perso i tempi giuridici per denunciare il fatto, passando così dalla parte del torto, subendo con ciò grosse conseguenze economiche.
E proprio qui, da questo sbaglio tecnico da parte dall’impresa ed il progettista che inizia una vera battaglia per la legalità, ecco perchè nell’immagine si mostra che a Villa Gaia una carrozzina non può entrare.
Alicia Erazo.
Giornalista Internazionale.
Milano Etno TV