Ospite d’onore nella serata del 24 marzo che il 27° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina ha dedicato all’anteprima europea e nazionale del film My Hindu Friend di Hector Babenco, il celebre attore Willem Dafoe ha presentato l’ultimo film del grande regista e amico brasiliano, scomparso a luglio del 2016.
Autore di film cult come Il Bacio della Donna Ragno, il film plurinominato agli Oscar nel 1984 quando vinse l’onorificenza come miglior attore un indimenticabile Willam Hurt, in My Hindu Friend Hector Babenco ha affidato a Dafoe il difficile ruolo di Diego, alter ego del regista stesso, per immortalare nella sua ultima opera la fase critica della sua malattia e la sua temporanea guarigione.
Il racconto di un percorso così estremo, dalla fase più drammatica della diagnosi terminale fino alla rinascita, viene offerto al pubblico attraverso la mediazione di un cinico umorismo, di un appassionato attaccamento alla vita nei suoi aspetti più sensuali e di un indomita voglia di “raccontare”, come se il racconto servisse a guarire se stesso e il suo compagno di stanza, il tenero bimbo indù, sottoposto anch’esso alle cure intensive.
Aspetti cosi contraddittori riferiti ad un unico ruolo hanno trovato nell’interpretazione di Willem Dafoe equilibrio e consistenza. Lo stesso equilibrio ed apertura con cui l’artista ha accolto le domande dell’emozionato pubblico alla fine della serata.
Suggestiva la lettura di Alessandra Speciale, alla direzione artistica del Festival insieme ad Annamaria Gallone, che ha proposto all’artista un collegamento tra lo storytelling di Diego e quello di Luis Molina, il protagonista del già citato ”Il bacio della Donna Ragno” per sottolineare come entrambi i narratori trovino attraverso il racconto la forza di sopravvivere .