La nave Phoenix attraccata al porto di Catania, porta con se non solo più di 300 migranti, ma anche una storia più tragica di quello che già sono gli sbarchi di migranti, un cadavere di un ragazzo che per un semplice cappellino da baseball, ha perso la vita ucciso da uno scafista, con un’arma da fuoco, proprio lo stesso che ha pagato per portalo, come poteva pensare lui a una nuova vita. Assieme a suo fratello In questo viaggio, lui solamente 21 anni originario della Sierra Leone colpito a morte forse con una pistola per poi essere lasciato li su un gommone, dove il fratello a continuato a vegliare sul suo corpo, sul fatto e stata aperta un’inchiesta. Questa e la storia di un altro ragazzo tra i tanti finita in tragedia, non si sa da chi o cosa scappava con il fratello, ma sicuramente era solamente alla ricerca di una vita normale,che pensava di trovare qui in Italia. Questo va ben oltre le polemiche e gli accertamenti che ci sono in questi ultimi tempi con le ONG, una vita spenta per un semplice cappellino da baseball, questo fa pensare a quanto poco può valere una vita sopra un gommone, una barca di trasporto umano dedita solo ad un unica parola “DENARO”.