‘L’epidemia ha fermato ‘Pane in piazza’ in programma a Maggio a Milano finalizzato al progetto ‘Panificio St.Augustin’ in Etiopia.
I Frati Cappuccini Missionari: “Non lasciamo soli chi crea lavoro e sfama poveri e orfani !”
La grande manifestazione benefica di Maggio a Milano, Pane in piazza, nata 3 anni fa per iniziativa dei Missionari Cappuccini di piazza Cimitero Maggiore 5 con la Famiglia Marinoni per finanziare un panificio industriale in Etiopia, quest’anno avrebbe dovuto sovvenzionare i giovani apprendisti locali dell’arte della panificazione ma a causa del Coronavirus è stata rimandata al 2021.

Così il Vescovo di Harar Mons. Angelo Pagano, Frate Cappuccino, ha avviato il progetto del panificio St. Augustin che dovrà avere una capacità produttiva di 3.000 quintali all’anno, necessaria per colmare parte dell’enorme divario fra domanda e offerta di pane e per sostenere le opere della Diocesi.
Pane in Piazza 2019 aveva registrato 250.000 visitatori, grazie al servizio di 900 volontari di cui 225 fornai, 95 studenti delle scuole di panificazione lombarde e 200 giovani di un gruppo missionario milanese.
Nel frattempo, tutti i materiali raccolti da donatori (in particolare AIBI e Assitol) per Pane in piazza 2020 – olio, pelati, sale, scatolame, marmellate, zucchero, pelati, riso, farina, etc – si è provveduto a recapitarli ad associazioni e organismi caritativi del territorio che a causa del Covid-19 sono rimasti a corto di alimenti da distribuire ai bisognosi: Comunità il Molino, Caritas Brescia, Caritas Rozzano, Municipio 9. Ai reparti Covid di alcuni ospedali di Milano viene dato il pane, con il contributo di Molino Pagani.