Il ministro della Salute Roberto Speranza ha validato che da lunedi 11 gennaio Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Veneto e Sicilia diventeranno “zona arancione” rimarranno in vigore tutte le restrizioni che ci sono state fino ad ora approvate lo scorso 3 dicembre,Il resto d’Italia tornerà di colore giallo”.
La decisione è stata presa utilizzando i criteri stabiliti dal decreto entrato in vigore lo scorso 6 gennaio per contrastare la diffusione del coronavirus.
Il nuovo decreto legge ha tra le altre cose ridefinito i criteri per determinare le fasce di rischio in cui inserire una regione, uno di questi e l’incidenza settimanale su 100 mila abitanti, nelle zone arancioni restano in vigore le regole generali come il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Il decreto legge specifica che saranno comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con meno di 5mila abitanti, entro 30 chilometri dal confine del comune, ma mai verso un capoluogo di provincia.
In zona arancione nessun spostamento tra comuni e consentito, ma si può sempre anche spostandosi tra regioni rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
Quest’ultima è considerata il posto in cui si vive “con una certa continuità e stabilità”: quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi.