L’assedio di Kiev continua mentre le autorità ucraine hanno fatto sapere di aver respinto un attacco russo proprio nella capitale, in molte altre città proseguono i combattimenti.
Chi non è ancora scappato dal paese per trovare salvezza quelli rimasti corrono nei rifugi più vicini, mentre le sirene risuonano in tutta la città e le forze russe avanzano.
In una stazione militare di Kiev, i treni sono completamente pieni e ancor più persone cercano di salire, cercando di scappare da una guerra che non hanno mai voluto molte le donne e bambini dato che alla maggior parte degli uomini non è permesso lasciare il Paese.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha dichiarato che oltre 150.000 persone sono state costrette a fuggire dalle violenze russe in Ucraina.
“Ora più di 150.000 rifugiati ucraini sono entrati nei paesi vicini, metà dei quali in Polonia e molti in Ungheria, Moldova, Romania”
“Anche gli sfollati in Ucraina stanno crescendo, ma la situazione militare rende difficile stimare i numeri e fornire aiuti”, in questo momento così tragico la priorità e data ai corridoi umanitari per dare supporto e assistenza a chi cerca rifugio a chi scappa inesorabilmente da una guerra voluta da nessuno.