Sono passati sei giorni dall’inizio del 2023 e riflettevo su chi per me fosse la donna dell’anno del 2022. Ebbene, la verità è che non ce n’è una, ma un insieme: le donne iraniane.
Successivamente alla morte di Mahsa Amini, barbaramente uccisa per aver lasciato scoperta una ciocca di capelli dal suo velo, le donne iraniane si sono unite in una protesta, poi divenuta rivoluzione, per riconquistare le libertà perdute da decenni, la propria autodeterminazione e il proprio diritto alla scelta.
L’ordine patriarcale e maschilista imposto dal regime teocratico iraniano ha varcato quella linea rossa dalla quale non si può più tornare indietro.
Migliaia di persone sono state ferite, più di 500 sono state uccise, di cui un ventina condannate alla pena capitale da questo regime sanguinario e anti-islamico per antonomasia, che ha usato pure la violenza sessuale come arma di repressione.
Per tutto questo, la donna dell’anno 2022 è la “noi” delle donne iraniane unite, guerriere e, Inch’Allah, vittoriose.
