È tornata sotto controllo la situazione a Napoli, dopo una giornata di scontri nel centro storico causati da circa 600 ultras dell’Eintracht Francoforte, riusciti ad arrivare in città nonostante il divieto per i residenti a Francoforte di assistere al ritorno degli ottavi di Champions League in programma alle 21.00 di oggi allo stadio “Maradona”. Tuttavia, l’allerta rimane alta su eventuali nuovi scontri in serata e durante la notte, anche se il gruppo di tedeschi ha lasciato il centro a bordo di autobus.
Chi era presente a descritto l’accaduto come vere e proprie scene di guerriglia urbana, come mostrano i video dei cittadini che hanno documentato le violenze, tra lanci di oggetti e un’auto della polizia incendiata, sulla quale sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme.
Francesco Emilio Borrelli, deputato del Gruppo Alleanza Verdi Sinistra, ha chiesto che il ministro competente riferisca in aula: “Quello che sta succedendo nelle ultime ore, con una città sotto assedio da parte di alcune centinaia di tifosi tedeschi, è inconcepibile e inaccettabile.
Napoletani costretti a fuggire, a rimanere chiusi in casa, impossibilitati a muoversi liberamente. Scontri per strada, tafferugli, traffico in tilt. Il tutto era stato ampiamente preannunciato dai circa 250 tifosi dell’Eintracht Francoforte, eppure nessun atto sembra essere stato messo in campo per evitare questa vergogna. Per questa ragione ho chiesto di riferire in aula al ministro dell’Interno Piantedosi.
Come è stato possibile farsi cogliere così impreparati? Per quale ragione è stato concesso ai tifosi tedeschi di bloccare la città di Napoli svolgendo cortei non autorizzati?” sono queste le domande che sono state poste dopo l’accaduto.