Assegnati i permessi per la vendita su aree pubbliche di cibi e bevande. Si va dal veggy ai sapori mediorientali. Tutto su mezzi eco-friendly.
Tajani: “Il cibo è cultura e valorizzazione del territorio. Questa iniziativa favorisce la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali”
Il cibo di strada trova casa in centro città. Assegnati i 50 permessi per lo svolgimento dell’attività di vendita e somministrazione su aree pubbliche di cibi e bevande. Questo consentirà a milanesi e turisti di scoprire le più autentiche e gustose ricette della tradizione gastronomica regionale italiana e internazionale per i prossimi cinque anni.
“Grazie a questa iniziativa abbiamo portato le tematiche proposte da Expo 2015 al centro del commercio itinerante, perché il cibo è sempre cultura e valorizzazione del territorio”. Così l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani, che prosegue: ”Oggi lo street food rappresenta una modalità di consumo ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali. Come Amministrazione abbiamo non solo favorito la scoperta dei gusti e dei sapori della nostra tradizione ma, soprattutto, sostenuto la nascita di nuove opportunità commerciali e occupazionali per i giovani”.
Gli operatori (11 hanno partecipato alla fase di sperimentazione iniziale e 39 sono nuovi) propongono, oltre a prodotti DOP, IGP, STG e PAT, anche sapori cosmopoliti. Tra i riconfermati troviamo, ad esempio, “Mozzarella e Dintorni” che propone bruschette e quanto è tipico nel salentino. “Da Nord a Sud” offre “fügasse” genovesi e arancini siciliani. “Pop Dog” reinterpreta il classico hot dog statunitense nelle varianti messicana, giapponese ecc. “Mignoneccellenze napoletane” con i classici dolci: sfogliatelle ricce e frolle, oltre a pastiere o capresi al cacao.
I mezzi utilizzati (tricicli o quadricicli) hanno tutti un’estetica compatibile con il contesto urbano e una dimensione massima in esercizio di 3,60 metri di lunghezza per 1,70 di larghezza, oltre a essere eco-friendly, a trazione a pedali o assistita e a motore elettrico. I mezzi sono veri e propri punti vendita e di somministrazione itineranti ai quali saranno escluse, per il particolare contesto urbano/monumentale, alcune strade e piazze: l’asse viario compreso tra Piazza San Babila e il Castello Sforzesco (Via Beltrami, Largo Cairoli, Via Dante Alighieri, Piazza Cordusio, Via Mercanti, Piazza del Duomo, Corso Vittorio Emanuele II e Piazza San Carlo).